progetto di collaudo e consolidamento mura monastero della certosa

Sull’isola della Certosa, di fronte a Venezia, Saint Laurent ha sfilato in una coinvolgente installazione del grande artista Doug Aitken  e  ha contribuito alla rigenerazione urbana di un ecosistema unico;  wood engineering (Zennaro Ing Damiano – Gasparini Geom Nicola) ha messo a disposizione la propria esperienza progettando e collaudando il consolidamento delle mura del Monastero della Certosa.

La sfilata di Yves Saint Laurent nell’installazione di Doug Aitken a 1600 anni dalla fondazione di Venezia e la fine della grande pandemia. La concomitanza con la Biennale di Architettura, primo grande evento espositivo intercontinentale organizzato dopo l’emergenza globale. La riscoperta sempre più intensa e interessante delle isole della Laguna veneta e del loro ecosistema unico. Gli ingredienti c’erano tutti e allora Yves Saint Laurent, col suo capo creativo Anthony Vaccarello, s’è buttata a capofitto nell’avventura che ormai vede tanti brand di moda dialogare non solo con territori inconsueti (città, villaggi, isole, imbarcazioni e altre location assai più inconsuete dei classici spazi per sfilate) ma sempre di più misurarsi con l’arte contemporanea. Non è una novità, certo, ma si intravede un nuovo focus e un rilancio d’attenzione sulle relazioni arte-moda.

Saint Laurent che ha scelto un’intera isola di fronte a Venezia, la Certosa, ci ha fatto lavorare uno dei più grandi artisti del pianeta e dentro l’installazione ci ha allestito la sfilata per presentare la collezione Uomo Primavera Estate 2022. Di più: l’opera Green Lens di Doug Aitken (California, 1968) è rimasta a disposizione di veneziani e visitatori per alcuni giorni, visitabile anche grazie ad un servizio di battello gratuito con andata e ritorno da San Marco: un’opportunità per tutti per scoprire un’isola incantata a pochi minuti di barca dalla città. Tutte le piante utilizzate per allestire l’evento saranno riutilizzate per un progetto di riforestazione dell’isola. E da Saint Laurent oltre alla permanenza dell’installazione più a lungo rispetto alla sfilata ha fatto eseguire degli interventi di ripristino su alcuni beni degradati dell’isola ammalorati da tempo come il consolidamento delle mura del monastero.  Insomma la classica operazione win win che oltretutto compensa bene l’impatto ambientale di tutta l’operazione “. In cosa ha consistito l’installazione di Doug Aitken commissionata da Saint Laurent a Venezia? “Un’opera d’arte vivente, sia una installazione, sia un palcoscenico culturale, sia un’installazione che guarda al futuro ad alto tasso di sostenibilità ed esperienzialità “ Del resto da sempre Saint Laurent  “ha mescolato arte e moda e questa volta lo ha fatto  in maniera unica“.

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